La “relazione tecnica” nasce e si sviluppa assieme al progetto; all’esame è bene leggere e rileggere il testo, sottolineando e schematizzando le parti importanti.
[si consulti il documento disponibile nell’aulaweb, sezione dedicata all’abilitazione – cartella 1]
la relazione tecnico-descrittiva (in sintesi):
1. nella parte introduttiva (descrittiva) si identificano l’area o il fabbricato, il tipo d’intervento, il committente, il progettista, i calcoli planovolumetrici, etc, etc… I criteri adottati nella distribuzione interna dei locali e del loro dimensionamento; la larghezza delle aperture e degli accessi (con particolare attenzione alle norme anticendio e abbattimento barriere architettoniche), il rapporto areo-illuminante; l’accenno alla tipologia edilizia alla composizione architettonica proposta; l’impiego di particolari soluzioni impiantistiche e di isolamento termico, acustico, etc…
Si tengano ben a mente, oltre alle norme, la firmitas, la venustas e l’utilitas: i tre punti riportati da Vitruvio…
messaggio pubblicitario:
2. la sezione tecnica deve essere stilata secondo un criterio logico (simile a quello da usare per il computo) che spazia dalla struttura alle tamponature, dal grezzo alle finiture, dai serramenti agl’impianti; nel dettaglio, deve illustrare e motivare le soluzioni adottate per:
- la struttura (tipologia: se continua o puntiforme/discreta e materiali): fondazioni, elementi verticali, solai; scala…
- le partizioni verticali (esterne, interne):
- la copertura (se piana o a falde inclinate, i materiali, l’isolamento…)
- gli infissi esterni ed interni
- le finiture (intonaci e rivestimenti)
- le dotazioni impiantistiche (termico, elettrico, idraulico, etc…)
- le sistemazioni esterne (aree verdi, rampe, accessi, etc…)
Chi avesse già seguito questo suggerimento, proposto un po’ ovunque su misterschool o su Facebook™, dovrebbe avere le idee molto più chiare sui contenuti…